La politica britannica è attualmente logorata dalla storia di un alto consigliere governativo che, durante il periodo di chiusura, pare abbia infranto le linee guida del governo stesso; al momento, durante questo podcast, non si è né dimesso né scusato. Ora, non dovete seguire la politica britannica per rendervi conto che questo è il genere di cose che può creare una grave crisi politica.

Ora, la ragione per cui vi racconto questo non è per fare il punto politico, ma piuttosto per evidenziare che il problema del doppio-criterio, di avere un criterio con il quale si giudicano gli altri ed un criterio diverso con il quale si vive la propria vita, è un bel problema. E’ un problema non solo in politica, è un problema nella religione, è un problema negli affari, è un problema in molte sfere della vita.

Non so a quante conferenze buddiste ho preso parte, nelle quali un insegnante abilmente e fluentemente sosteneva ed enunciava un insegnamento di alto ideale che, evidentemente, non viveva né incarnava nella propria vita. Molte volte. Questo è un problema.

Fa anche parte dell’inizio della fondazione del buddismo della Terra Pura in Giappone. Datiamo l’inizio della Terra Pura, il movimento della Terra Pura in Giappone, al 1175, quando Honen Shonen discese dal Monte Hiei, iniziò ad insegnare ed acquisì un seguito.

Non venne davvero alla ribalta fino all’incontro di Ohara undici anni dopo. Nel 1186 ci fu un simposio ad Ohara, dove molti insegnanti di scuole diverse di buddismo si incontrarono e presentarono i loro insegnamenti e le loro pratiche delle differenti scuole, e chiesero ad Honen di rispondere. La logica di base era che Honen non poteva certo negare la saggezza di molte altre scuole di buddismo; quindi perché avrebbe presentato qualcosa che sembrava essere nuovo?

Home ascoltò tutte le presentazioni e diede la sua risposta, nella quale era chiaro che avesse una buona padronanza degli insegnamenti delle diverse scuole, ma il punto principale era: sebbene tutto questo fosse splendido e meraviglioso, non conosceva nessuno che potesse davvero viverlo. E quando esaminò la sua stessa vita in profondità, non poteva viverlo nemmeno lui stesso. Non poteva perfezionare gli insegnamenti etici, non poteva gestire tutti i samadi, andavano oltre lui stesso. Un po’ come l’insegnamento che, se rinunciate a tutti gli attaccamenti, non soffrirete alcun dolore. Ebbene, sono completamente convinto di questo insegnamento, è vero. Ogni parola è vera, se non avessi avuto attaccamento verso mia madre, non avrei pianto per dieci mesi quando è morta. Sono sicuro che è vero, ma non predicherò qui che dovreste smettere di amare vostra madre. C’è qui un problema di base.

Honen Shonen è stato in grado di affrontare i propri limiti, la propria natura umana, ed è su questa base che ha costruito un nuovo approccio al buddismo, nel quale anziché fare affidamento sull’auto-perfezione, ha fatto affidamento sul nembutsu, che i Budda avevano promesso avrebbe avuto un risultato senza che lui dovesse scalare la montagna tutto da solo.

Al termine dell’incontro gli altri insegnanti erano così toccati dall’umanità, dall’umiltà di Honen che si alzarono tutti e camminarono nella stanza cantando il nembutsu.

Questo è sicuramente il giusto spirito: basare la nostra vita spirituale in conformità con la realistica e modesta nostra stessa natura.

Grazie!

Namo Amida Bu

Dharmavidya

David

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