Quando guardo alla storia in un senso più ampio vedo che le civiltà vanno e vengono. Ce ne sono state molte. Nascono, prosperano, declinano e infine cadono. Qualche volta una civiltà cade ed è presto sostituita da un’altra, una nuova cultura che sta nascendo. Altre volte c’è un periodo di caos e non emerge nulla per secoli. Anche le grandi civiltà, le grandi culture, sono soggette alla regola dell’impermanenza. Dipendono dalle condizioni e quando le condizioni cambiano, cambiano; e quando le condizioni che le mantenevano in vita si perdono, allora collassano.

Ogni civiltà tende a dare per scontato di essere, in un certo senso, permanente; ma la maggior parte di esse, storicamente, ha funzionato sul presupposto che le cose stavano peggiorando. Molte delle grandi culture guardavano indietro ad una ”età d’oro” situata da qualche parte nel passato remoto: il tempo in cui il primo imperatore inventò l’agricoltura e iniziò a nutrire la popolazione con il riso, o qualunque cosa fosse.

Quindi questa era la mentalità della maggior parte delle persone. La politica, l’economia, la cultura, erano tutte basate sul presupposto che il periodo migliore fosse nel passato. Le religioni si sono sviluppate con questo sottofondo. Il buddismo della Terra Pura non fa eccezione. Nel periodo in cui la Terra Pura divenne popolare in Giappone, le persone pensavano che era arrivato il Kaliyuga, l’era oscura. La sensazione era che il Budda avesse vissuto ed insegnato in un’era d’oro e che, da allora si era divenuti più e più e più lontani dall’epoca del grande saggio e che le cose peggioravano; e se vi guardavate intorno in Giappone in quel periodo, potevate vederne molte prove: c’erano guerre, c’erano epidemie, c’erano terremoti, c’erano incendi, c’erano disastri di ogni tipo. Per le persone ordinarie, era chiaro che le cose andavano meglio nel passato.

Negli ultimi 200 anni abbiamo avuto una cultura molto diversa. Dalla rivoluzione industriale abbiamo avuto una sensazione di progresso. Abbiamo avuto la sensazione che il futuro sarebbe stato sempre migliore. Ogni decade sarebbe stata migliore di quella precedente; ed è stato così per circa duecento anni, per questo le persone hanno ora questa mentalità. Tuttavia nel 21° secolo qualcosa è andato storto con quest’idea. Nel 2007 c’è stato il grande crollo finanziario e non c’è stata una ripresa da allora, e ora naturalmente sta andando molto male. Proprio adesso, mentre vi sto parlando la crisi del corona virus sta peggiorando. La situazione economica indubbiamente andrà peggiorando. I problemi ecologici che abbiamo di fronte certamente stanno peggiorando. Abbiamo già sterminato 2/3 degli altri animali sul pianeta. Quindi ci sono molti segnali che abbiamo attraversato una sorta di spartiacque, una soglia, perciò siamo in un periodo in cui è molto evidente che le cose peggiorano. La mentalità pubblica cambierà, è già cambiata in una certa misura. Non ci siamo ancora abituati a questa nuova situazione. Molti pensano che torneremo alla “normalità”, nel senso che torneremo ad un’era in cui crediamo al progresso, in cui crediamo che le cose inevitabilmente migliorano. Ma non sarà così. A volte ci sono alti, a volte bassi. Tutto dipende dalle condizioni, Dobbiamo vivere con questa realtà, e se siamo persone spirituali ci concentriamo nel creare le giuste condizioni spirituali, in modo che, anche se il mondo materiale intorno a noi crolla, continuiamo a vivere nel giusto spirito. Questo è invocare il Bene in tutte le situazioni .

Namo Amida Bu

Grazie mille!

Dharmavidya

David

Un passo dal Stura Completo della Terra Pura: “Anche un Tathagata condivide la sua conoscenza e la sua visione con innumerevoli altri Tathagata, Arhat, Samyak, Sambuddha, non ne è in alcun modo diminuito. Perché? Perché nasce da una causa inesauribile. Perciò la compassione del Tathagata non si esaurisce mai”.

Glossario:

“Tathagata”  epiteto per il Budda

“Arhat”  un santo, che ha sconfitto avidità, odio e illusione, degno di offerte

“Samyac” essere perfetto, completo, integro

“Sambuddha”  Budda completo, perfetto

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