Il primo passo per diventare buddista è prendere rifugio. Prendere rifugio almeno nel Budda e nel Darma. Di solito le persone prendono rifugio nel Budda, nel Darma e nel Sanga, che sono chiamati i Tre Gioielli. Qualche volta, in aggiunta, in in alcune tradizioni tibetane, prendono rifugio nel Guru, così come nei Tre Gioielli. Nell’Amida Shu prendiamo rifugio in Amida Budda, nei Tre Gioielli e nella Terra Pura. In ogni caso, qualunque sia la formula specifica, prendere rifugio è il primo passo.

Il Buddha ha insegnato la pratica del prendere rifugio come primo insegnamento in assoluto, prima ancora di esporre le Quattro Nobili Verità e Il Nobile Ottuplice Sentiero, ha insegnato la presa di rifugio nel Budda e nel Darma a due mercanti che incontrò per strada. Erano Trapusa e Bahalika. Trapusa e Bahalika sono stati i primi due buddisti nel mondo. Quindi, prendere rifugio è il primo passo.

Prendere rifugio è anche l’ultimo passo. Man mano che procedete nel vostro sentiero sotto la guida del Budda, pian piano, sempre più, passo dopo passo, arrivate a comprendere sempre più profondamente cosa significa prendere rifugio.

Prendere rifugio, veramente, è il cuore del buddismo. E’ l’unica pratica che tutte le scuole buddiste hanno in comune. Non tutti i buddisti meditano, non tutti i buddisti usano le stesse scritture, non tutti i buddisti hanno le stesse cerimonie o procedure, ma tutti prendono rifugio. Non tutti i buddisti prendono i precetti, ma prendono rifugio.

Prendere rifugio è il tema centrale. Prendere rifugio significa rinunciare al proprio potere personale ed accettare l’illuminazione, la grazia, il potere del Budda, farlo entrare nella vostra vita. E’ come fare entrare la luce nella vostra stanza, nel vostro buio. Talvolta, sapete, diciamo che nella spiritualità tutto viene da dentro, ma non è davvero così. Se tutto venisse da dentro non ci sarebbe motivo per voi di ascoltare questo podcast, dovreste soltanto ascoltare voi stessi, ma, chiaramente, il buddismo è stato trasmesso. E’ stato trasmesso di generazione in generazione, da maestro a maestro, da maestro a discepolo, e così via, e cosa è stato trasmesso fondamentalmente è il rifugio, è l’Altro Potere del Budda che entra nella vostra vita e la trasforma.

E’ come piantare un seme. Nel buddismo abbiamo il termine tathagatagarbha. Tathagatagarbha è il seme che il Budda pianta nelle persone, e questo seme cresce pian piano e produce, alla fine, un nuovo Budda nel futuro. Prendere rifugio nel Budda e nel Darma ,ora, è la via per seminare il seme (o permettere al seme di essere seminato), che un giorno diventerà un Budda nel mondo, in un modo o nell’altro.

Il buddismo ha molti insegnamenti, molta saggezza, molte pratiche. Tutti tornano all’atto di prendere rifugio. Quindi, in un certo senso, tutti i buddisti sono rifugiati. Noi diciamo che c’è il grosso problema dei rifugiati nel mondo: molte persone sono costrette a lasciare le proprie case, andare via e vivere nei campi profughi. Qualche volta, alla fine, trovano un posto sicuro. Un rifugiato è qualcuno che cerca un posto sicuro. Chi prende rifugio nel Budda e nel Darma trova il posto più sicuro di tutti, il posto eternamente sicuro, il posto che non vi deluderà mai.

Questo è il significato del rifugio, è il centro di tutto ciò che concerne noi come buddisti. Percorrendo il sentiero impariamo sempre di più cosa significa, ma il primo passo è la cerimonia del prendere rifugio che è stata introdotta per primo dal Budda quando ha incontrato Trapusa e Bahalika subito dopo la sua illuminazione.

Grazie mille!

Namo Amida Bu

Dharmavidya

David

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