Questa mattina ho visto una notizia su come i cittadini di Kathmandu adesso possono vedere l’Himalaya dalle loro case per la prima volta dopo trent’anni. Questo perché lo smog si è diradato…..e quella vista dell’Himalaya è incredibilmente bella. Ricordo di aver visto qualcosa di piuttosto simile io stesso molti anni fa quando ero ad Assam, in campagna, in un’area dove non c’era smog. Potete vedere l’Himalaya stando lì, magnifico, meraviglioso, così bello! Ti toglie il respiro. Questo, si può dire, è un dei vantaggi della pandemia. I trasporti sono fermi,  le fabbriche non producono inquinamento. L’aria è pulita, puoi respirare, puoi vedere attraverso di essa. Sorprendente! Siamo tornati a qualcosa di incontaminato così piacevole, così bello, così edificante, così meraviglioso!

Poi in un altro notiziario leggo che i lavoratori sfruttati nelle fabbriche, anche nell’Asia del sud, si trovano di fronte ad una carestia perché a causa della pandemia hanno perso il posto di lavoro. Il loro posto di lavoro è scomparso in parte perché le persone non stanno comprando ed in parte perché non stanno vendendo. Non possono rifornirsi di materie prime per fare i vestiti che cuciono. Così i posti di lavoro scompaiono in alcune parti del mondo. Non c’è una rete di salvaguardia e, naturalmente, anche dove c’è una rete di salvaguardia non è infinita, non può esserci sempre.

Quindi questo è il lato negativo, brutto, doloroso, dukka della pandemia. Possiamo dire che la pandemia è sia sukha che dukka. Ha un lato meraviglioso ed un lato terribile. Questo è come molte cose nella vita, ma qui, portate all’estremo e le vediamo più chiaramente, più nitide. La realtà della vita. Questa vita sukha/dukka si è posta davanti a noi in netto rilievo, in un modo in cui normalmente ne siamo meno coscienti.  Diamo così tanto per scontato.

Ora, io faccio parte di una generazione chiamata Baby Boom. Noi siamo nati subito dopo la seconda guerra mondiale. Eravamo anche chiamati la generazione della speranza. Questo perché dopo qualcosa di terribile le persone pensano subito che ci sia un’opportunità  per un mondo migliore. E naturalmente molte cose buone sono arrivate dopo la seconda guerra mondiale. La condizione delle donne per esempio è migliorata molto rispetto a prima della guerra. Le privazioni di cui le persone soffrivano hanno portato ad imparare cose nuove, nuovi sviluppi, nuove tecnologie. Ogni sorta di cose. Sono nate cose buone da cose spiacevoli. Questa è la vita. La vita è yin e yang. E le cose spiacevoli e quelle piacevoli si mescolano tra loro. Una viene dall’altra.

Al momento ci sono in giro molti commenti su cosa sta succedendo. La massiccia risposta al corona virus dimostra che gli esseri umani possono fare grandi cose. Possono muoversi da soli, spostare le montagne se necessario. Alcuni dicono che questo significa che ora potremmo costruire un mondo migliore. Naturalmente questo è vero, ma probabilmente non è ciò che succederà davvero. Quello che accadrà è che alcune cose buone arriveranno proprio come dopo la seconda guerra mondiale, alcune cose buone accadono. Ma non saranno infinite. Non andrà a finire all’estremo opposto, non avremo un’età d’oro. Anche se potremmo avere un po’ di miglioramento dopo.

Se siete realisti accetterete queste cose e apprezzerete la bellezza. Quando le nuvole vanno via potete vedere l’Himalaya. Ah, che meraviglia! E vedete la sofferenza e provate a fare tutto quello che potete, se potete, se siete nella condizione di aiutare con quello. Questa è la vita nobile in mezzo al samsara, in mezzo a yin e yang. Il piacevole arriva, lo spiacevole arriva, Namo Amida Bu. Facciamo quello che possiamo con la situazione che abbiamo.

Grazie mille!

Namo Amida Bu

Dharmavidya

David

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