Prima di tutto, tante congratulazioni al membro del nostro Sanga che ora diventerà Dottore, Richard Olier, che ha superato la valutazione della sua tesi di dottorato: “Pureland Buddhism and the Post-Secular: a Study of Dharmavidya’s Summary of Faith and Practice in relation to Honen Shonin’s final work the Ichimai-kishomon”

Ebbene, sono profondamente onorato che qualcuno abbia scritto una tesi di dottorato su una parte del mio lavoro relativo alla tradizione. Pensavo che questo accadesse alle persone a cento o più anni dalla morte. Comunque, tante congratulazioni a Richard!

Forse il modo migliore di celebrarlo è leggervi il “Riepilogo di Fede e Pratica”:

“Per coloro che hanno un’affinità karmica con il Budda Amitaba, che desiderano praticare una vita religiosa con una fede veramente semplice, liberandosi dalle sofisticazioni e dall’attaccamento a tutte le forme di intelligenza, il modo di aprirsi alla grazia di Amitaba è la pratica del Nien Fo, con corpo, parola e mente, in particolare con la recitazione del “Namo Amida Bu”. Questo non è basato su una forma di meditazione, né sullo studio, comprensione e saggezza, o sulla rivelazione di un significato profondo. Il significato profondo infatti è insito nel nembutsu, che è una finestra attraverso la quale l'intero universo di insegnamenti del Budda può essere percepito in tutta la sua profondità, ma nessuno di questi è necessario o utile per il successo nella pratica. Piuttosto tale studio coltiva le facoltà secondarie che sono separate dalla mente della pratica stessa.

La pratica primaria richiede solo un elemento essenziale: realizzare che siete esseri totalmente ordinari che non capiscono nulla, ma che possono, in completa fede, recitare “Namo Amida Bu”, sapendo che questo genera la rinascita nella Terra Pura, anche senza sapere che cosa sia realmente la rinascita nella Terra Pura. Questa è la pratica per gli esseri ignoranti e l'ignoranza è essenziale per il suo conseguimento. Questa pratica abbraccia automaticamente le tre menti e la mente di contrizione come quarta. Perseguire qualcosa di più profondo, o più sofisticato, o avere una teoria, o pensare che la comprensione produrrà una maggiore illuminazione, è fuorviante e può far cadere nell’auto-potere, per cui l'intera pratica risulta viziata. Per quanto saggi, istruiti o abili possiate essere, mettetelo da parte e siate completamente esseri ordinari nel praticare. Nient'altro è richiesto e qualsiasi altra cosa è eccessiva. Fede e pratica non possono essere distinte.

Il corpo del Budda è delineato dai precetti. Come siamo carenti in confronto! Con la nostra difficoltà quotidiana nella vita percettiva, ci risvegliamo alla presenza della miriade di ostacoli karmici, senza i quali percepiremmo già la terra dell'amore e della beatitudine, saremmo come il corpo-voto del Budda. Pertanto sappiamo che siamo esseri ordinari con passioni ingannevoli. Questa conoscenza della nostra condizione fa parte della base essenziale della pratica quando dà origine alla contrizione. Quindi tutti gli ostacoli diventano impedimenti alla fede a meno che non sperimentiamo la contrizione e il lasciare andare. La grazia salvifica, come è stato chiarito dal sogno e dal consiglio di Shan Tao e Tao Cho, arriva solo attraverso il sange-mon.

Se praticate con mente semplice, Amida vi accoglierà e non avrete paura di nulla poichè tutto è completamente al sicuro. Dimorando in questa fede stabile, potrete usare le vostre facoltà secondarie, la vostra conoscenza e abilità, e le esperienze accumulate, come strumenti per aiutare tutti gli esseri senzienti.  Ma non pensate poi che si sia realizzato qualcosa di rilevante per la vostra propria salvezza, né che stiate facendo qualcosa voi stessi. Qualunque merito di questo tipo ci sia nelle vostre azioni, dedicatelo immediatamente al beneficio di altri, affinché possano entrare nella Terra Pura . E che voi stessi possiate non essere gravati dalla consapevolezza di questa virtù, che potrebbe solo contaminare la pratica. Come dice Honen, “senza arie pedanti, recita solo il Nome”.

Namo Amida Bu 

Grazie mille

Dharmavidya

David

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