Ecco l’ultimo podcast. Parla di Yelui Chu Tsai (1190-1244), un buddista confuciano taoista, che fu un politico illuminato in tempo di guerra, genocidio, oppressione e caos.

Qualcuno mi ha chiesto di narrare la storia di Yelui Chu Tsai, che è stato menzionato in un precedente podcast. Yelui Chu Tsai era un membro dei kitai, popolazione che fu conquistata dai cinesi, e Yelui era stato assunto nel servizio civile cinese.

Ha vissuto ai tempi di Gengis Kan. Gengis Kan aveva invaso le terre cinesi e Yelui Chu Tsai si trovava a Beijing nel momento in cui l’orda di Gengis Kan arrivò alle porte.

Nessuno credeva che si potesse conquistare Beijing per via delle sue fortificazioni enormi ed impressionanti. Ma Gengis Kan aveva stretto d’assedio la città.

A quei tempi Yelui Chu Tsai era andato ad un ritiro buddista. Quindi, si trovava lì, in ritiro, nella città circondata dalle forze mongole al di là del muro. Tempi difficili! Immagino che si deve praticare intensamente in quelle condizioni.

Comunque,  accaddero due cose sorprendenti più o meno simultaneamente:

Una, Yelui Chu Tsai venne a conoscenza della fede. La sua mente si aprì al Darma.

Quasi nello stesso momento Gengis Kan, che era una specie di genio militare, con il suo esercito sfondò le mura di Beijing e la città fu conquistata.

Ora, quando i mongoli prendevano una città, di norma dividevano la popolazione in vari gruppi: alcuni sarebbero statti uccisi, alcuni sarebbero stati venduti come schiavi ed altri che avrebbero potuto essere utili.

Ora, qualcuno come Yelui Chu Tsai che aveva istruzione, talento e aveva operato nel servizio governativo, poteva essere utile, e siccome era diventato anziano, si era ritrovato a colloquio, in piedi di fronte a Gengis Kan in persona. Potete immaginarlo? In piedi davanti a Gengis Kan? La città inespugnabile è appena caduta sotto il suo esercito, lui ha il potere di vita e di morte, e voi siete lì in piedi.

Il Kan disse a Yelui: “Non devi essere del tutto dispiaciuto che i cinesi sono stati sconfitti, considerando che hanno invaso il tuo popolo”. Yelui guardò il Kan e disse: “Signore, sarebbe molto irrispettoso da parte mia dire qualcosa contro le persone che recentemente sono state i miei datori di lavoro”. Ci voleva coraggio a dire una cosa del genere. Penso che dovevi avere una fede che trascendesse la paura della morte per stare davanti a Gengis Kan e dire una cosa del genere. Tuttavia, Gengis Kan rimase impressionato. Questa non è una persona ordinaria!

Reclutò Yelui Chu Tsai nel suo governo. Chu Tsai divenne un membro importante dell’amministrazione mongola. Partecipò a tutti i maggiori consigli di stato. Quando i mongoli stavano per decidere se sterminare la razza cinese ed usare la terra per far pascolare i loro cavalli, chiesero la sua opinione, e lui disse: “I morti non pagano le tasse”.

Era molto persuasivo con queste cose. Volevano distruggere i santuari confuciani. Yelui disse: “Se volete dei soggetti che obbediscono alla legge, non distruggete i loro santuari e la loro religione”. Era buddista, ma proteggeva i confuciani.

Era così in molti casi. Sosteneva sani principi ed uno stile di vita umano, anche in mezzo all’orda mongola, e non lo fece per la sua gratificazione personale, per un suo guadagno, per arricchirsi. Non era in alcun modo corrotto. Questa era l’espressione della fede buddista che aveva trovato.   

Namo Amida Bu

Grazie mille!

Dharmavidya

David

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