Podcast 84 del 20 settembre 2020 tradotto da Angela Romani

In questo weekend c'è il solstizio d'estate, il giorno più lungo dell'anno, con più luce. Potrebbe essere il giorno più felice dell'anno, abbiamo il massimo del sole. Certo, quando la luce raggiunge il suo massimo, il suo apice, l'oscurità, all'inizio impercettibilmente, inizia a ritornare. Con il passare dei giorni, noterò che gradualmente le lunghe serate luminose di cui ho goduto, inizieranno gradualmente ad accorciarsi. Per mia figlia che vive in Nuova Zelanda, sarà l'opposto. Oggi agli antipodi è il giorno più corto,  la notte più lunga. Quindi lì le giornate si allungheranno gradualmente.

Questo è il principio della filosofia cinese di Yin e Yang. Quando lo Yang raggiunge il suo massimo, lo Yin inizia a ri-apparire. Quando lo Yin raggiunge il suo massimo, lo Yang inizia a ri-apparire.  Uno subentra all'altro. E' un processo di alternanza.

Nella cultura cinese esiste il grande libro dei mutamenti, l'I-Ching. Potrebbe essere chiamato il libro dell'alternanza. Ora, noi tendiamo a pensare che la luce sia meravigliosa e che l'oscurità sia terribile. Ma dovremmo riflettere su questo. Nella filosofia cinese è lo Yin, il buio, che spesso è il più produttivo, il più prezioso in un certo modo.

Recentemente abbiamo avuto l'esperienza della pandemia. Ora pensiamo che la pandemia ha superato il picco. Tutto inizia a riaprire. Stiamo ritornando ad una quasi "normalità". Nel periodo peggiore della pandemia abbiamo trovato diverse soluzioni. Molte persone dicevano: "Le cose non torneranno mai com'erano prima, c'erano molti problemi prima". Durante il periodo della chiusura, sono diminuiti i problemi ecologici. I cieli erano blu. Non c'erano le scie degli aerei che si incrociano nel cielo azzurro. Non c'era inquinamento. Potevi vedere l'Himalaya da Kathmandu. Ciò è stata una cosa meravigliosa e la gente pensava: "Quando la pandemia finisce non dovremmo tornare alle nostre vecchie abitudini". Ma ora, tutto è aperto possiamo viaggiare di nuovo, possiamo fare acquisti di nuovo e possiamo nuovamente tornare ai nostri affari. Quelle soluzioni prese nel periodo di oscurità saranno facilmente dimenticate.

Quando i tempi sono così oscuri, siamo vicini alla Via. Siamo vicini al sentiero spirituale. Le nostre menti sono aperte alla possibilità di un mondo migliore, verso una vita migliore. Quando i tempi diventano nuovamente facili, tendiamo a dimenticarcene. Torniamo alle nostre vecchie abitudini.  Ci stabiliamo in una sorta di compromesso.

Dovremmo ricordare che la luce è intensa, ma la luce è cieca. Quando sei nella luce, tendi a non vedere le ombre, tendi a non vedere l'oscurità. Ma quando sei al buio, anche la più piccola luce risalta. Dalla posizione Yin, puoi vedere facilmente lo Yang, ma dalla posizione Yang lo Yin scompare. Quindi dall'alto della grande attività e degli affari ci riteniamo soddisfatti. Ma quando siamo in un periodo di ritiro allora vediamo nuove strade.

Tendiamo a pensare all'oscurità e pensiamo alla notte oscura dell'anima (la frase é di San Giovanni della Croce). Pensiamo a questo come ad un momento terribile, travagliato, difficile, eppure dal poema di San Giovanni della Croce è durante l'oscurità che l'anima si fa avanti per trovare Dio.

Quando siamo nel mezzo di dukka, il sentiero è accessibile. Quando dukka se n'è andato, il sentiero è difficile da trovare. La vita spirituale è il tentativo di di andare avanti cercando il sentiero, che ci sia la luce o che ci sia l'oscurità. Qualunque cosa arrivi, le diamo il benvenuto, ma non ci lasciamo distogliere dalla  nostra profonda intuizione, dalla nostra fede (nostro fondamento). Questo è Namo Amida Bu.

Namo Amida Bu

Grazie mille!

Dharmavidya

David

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