Nella crisi del coronavirus abbiamo raggiunto la fase in cui la chiusura è stata allentata. I viaggi sono stati a poco a poco liberalizzati. Le barriere si allentano cosicché le persone possono attraversarle ed incontrare le persone che amano. 

Ho appena letto una notizia sulle città a cavallo tra diversi stati come Basilea, che si trova dove Germania, Svizzera e Francia si incontrano. Quindi una parte della città si trova in ognuno dei tre Paesi. Le persone sono abituate a passare da un Paese all'altro nella loro vita quotidiana. Quando si sono alzate le barriere e non potevamo uscire dal nostro Paese, talvolta i genitori non potevano vedere i loro figli, gli innamorati non potevano incontrarsi. C'era una dura restrizione. Essere separati da coloro che si amano è una delle otto afflizioni che il Budda ha elencato quando ha parlato di dukka e delle Quattro Nobili Verità. Ora le frontiere si sono aperte e le persone possono nuovamente incontrarsi.
Questo mi fa pensare a molti anni fa, quando ero in Giappone e andai a visitare il tempio Taima-Dera. Fui accolto al tempio da un giovane prete che mi aveva conosciuto ad una delle mie lezioni all'Università di Bukkyo. Fu molto bello vederci e lui si offrì di mostrarmi il tempio. Questo fu un privilegio ed un beneficio, perché poteva accompagnarmi nel tempio in posti non sempre accessibili alle persone che arrivavano come semplici turisti. Quindi mi mostrò il luogo, fu molto bello; e mi disse: "Vuoi vedere la statua di Honen?".
Ebbene, Honen Shonen, uno dei miei eroi, è stato uno dei maggiori divulgatori del buddismo della Terra Pura. E' stato per il risultato del lavoro di Honen che l'intera riforma del buddismo di Kamakura ebbe luogo. Non soltanto lo stabilizzarsi della scuola della Terra Pura, ma anche l'emergere dello Zen Rinzai, Soto Zen, Nichiren, e così via. Quindi Honen ebbe un grande impatto sulla storia del buddismo in Giappone. Fu una sorta di spartiacque. Comunque un grande eroe per me.
.....Così: "Si, naturalmente, vorrei vedere la statua di Honen!". Quindi attraversammo il cortile di un angolo del Tempio e mi portò in una piccola area dicendomi. " Siediti qui per favore", e mi sedetti in quella stanza. Eravamo soli, lui avanzò e rimosse un paravento; e lì c'era la statua di Honen. Era scolpita nel legno, ed il legno era diventato molto scuro negli anni. Era una statua a grandezza naturale. La tradizione dice che fu intagliata in vita da un abile intagliatore devoto a Honen e alla Terra Pura. Intagliò la statua in segreto dopo aver osservato Honen, e la costruì, alla fine, a grandezza naturale. Una volta terminata fu presentata a Honen come dono e, come da tradizione, Honen fu invitato a dipingerne gli occhi. Si dice che quando si dipingono gli occhi la statua diventa viva. Io ero seduto lì, la statua era seduta sul pavimento come me, a grandezza naturale, sono scoppiato in lacrime! Fu come se una barriera si fosse sollevata, potevamo incontrarci! Non solo attraverso i confini nazionali, ma attraverso i secoli! Qualcosa di Honen entrò in me quel giorno. Non lo dimenticherò mai.
Grazie mille!
Namo Amida Bu
Dharmavidya 
David

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