Vorrei dire qualcosa su dhyana. Dhyana è un soggetto importante, non sono sicuro di poterlo fare in cinque minuti, ma ci proverò.

Una delle difficoltà nel rendere un podcast in cinque minuti è quella di tenere la mente focalizzata su una cosa sola. Qualunque cosa menzionate nel Darma potete andare in centinaia di direzioni ma dovete tenere la mente su una cosa.
Ora, tenere la mente concentrata su una cosa: questo è dyana. Quindi, la parola è tradotta abitualmente come meditazione, ma potrebbe essere tradotta anche come rapimento. Quando la vostra attenzione è rapita, siete concentrati solo su una cosa. Bene, ora, se ci concentriamo su una cosa, è importante l'oggetto sul quale ci focalizziamo. Così possiamo dire che alcuni oggetti sono salutari, altri non sono salutari.
Qual'è l'oggetto più salutare? L'oggetto più salutare è il Budda. Quindi, se portate il Budda alla mente, questo è l'inizio del dhyana. Portare qualcosa alla mente è mindfulness. La mindfulness del Budda è il primo dhyana. La mindfulness del Budda in giapponese è il nembutsu. Quindi, il nembutsu (praticare il nembutsu) è il primo dhyana, il primo livello del dhyana.
Noi parliamo del primo dhyana, del secondo dhyana e così via, c'è un certo numero di livelli; qualche volta si presentano come quattro livelli, qualche volta come cinque. Per semplificare e in cinque minuti, ne parlerò solo in termini di tre livelli.
Primo livello: portate un oggetto salutare alla mente, in questo caso è il Budda. Portate il Budda alla mente, ossia il nembutsu. Portate il Budda alla mente qualunque cosa facciate. Se io sto costruendo un muro, ogni pietra è un nembutsu; se sto segando un pezzo di legno, ogni volta che la sega va avanti e indietro: Namo Amida Bu. Questo è il dhyana, questo è il primo dhyana. Tenere qualcosa focalizzato e in mente.
Facendo questo avrete un sensazione. Questa sensazione è felicità. Sentite gioia e......inizialmente pensate "Cos'è questo nembutsu?" e "Penserò al Budda" ed è essenzialmente un processo di pensiero, state pensando al Budda.  Nel primo dhyana state pensando: "Cosa so del Budda?" e "Chi è il Budda?" e ancora "Come immagino il Budda?", e così via; è un processo di pensiero, un'attività mentale, ma, come entrate nella pratica e recitate il nembutsu come parte della vostra vita quotidiana, ciò che più emerge non è tanto il pensare quanto la felicità che produce: "Che meraviglia avere il Budda con me in tutto ciò che faccio!" Inietta gioia nella vita quotidiana. Questa gioia è il secondo dhyana, il medio, dato che ne prendo solo tre in considerazione. In effetti può essere estatico. Questa è beatitudine. Il Budda spesso parla di beatitudine. Se portate il Budda alla mente avete la beatitudine nella vostra vita, nelle vostre attività quotidiane. E talvolta può essere come pensate "Non c'è niente di meglio. Questo è meraviglioso! Che delizia!". Questa è la beatitudine del Budda.
Quindi il nembutsu, pensate che sia il migliore; ma veramente c'è altro ancora, c'è di più; perchè quando quella beatitudine penetra profondamente nella mente diventa lo sfondo della vostra vita, lo scenario di tutto ciò che avviene. Questo porta ad un ulteriore livello, dove tutto viene accettato. Entrate nella piena accettazione, nell'equanimità, avrete stabilità nella vostra vita,  che può far superare gli alti e bassi: arriva il coronavirus, arriva il collasso economico, arriva il rumore dei vicini, arrivano grandi difficoltà, piccole difficoltà, qualsiasi cosa,  siete in ospedale, state morendo...qualunque cosa, voi avete questa solida base nella vostra vita che è equanimità upeksha. Questo è il terzo dhyana.
Ma tutti sono semplicemente l'espressione del nembutsu, del portare le cose più salutari nella mente. Mantenendole satureranno la vostra vita. Vi porteranno alla Terra Pura. Vi porteranno alla beatitudine e all'equanimità.
Questo è tutto.
Grazie mille!
Namo Amida Bu
Dharmavidya
David

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