I miei genitori mi portarono a Cipro quando avevo tre anni; quindi ho passato i primi anni della mia formazione sull'isola. Lo ricordo come un periodo idilliaco, nonostante il fatto che, verso la fine di quel periodo, ci furono problemi politici in seguito alla lotta per l'indipendenza dell'isola.

All'inizio di questa settimana le persone sull'isola hanno avvertito l'esplosione avvenuta a Beirut, a 200 miglia di distanza attraverso il mare. L'esplosione ha causato una terribile devastazione, distruggendo il porto di Beirut.
Questo è avvenuto in un periodo in cui le cose, si pensava, difficilmente avrebbero potuto andare peggio per quel povero paese. Beirut dipende sostanzialmente dalle importazioni per quasi tutto il cibo, ed una grande quantità di cibo si trovava al porto al momento dell'esplosione, tutto è andato distrutto ed ora i mezzi per importarne altro ancora più difficili.
In ogni caso il Libano si trovava già in una crisi finanziaria. Il paese è diviso in varie fazioni politiche, inoltre sembra esserci una grande corruzione al governo. Tutta la regione mediorientale soffre problemi di questo genere, ma sono particolarmente acuti in Libano al momento.
Sento una grande tristezza e dolore per ciò che sta accadendo nel medio oriente. 
Quando lo ricordo ha una specie di bagliore dorato, ma adesso sembra schiacciato sotto una nuvola oscura.
Nel buddismo abbiamo parlato di impermanenza. Ogni cosa costruita, confezionata, si distruggerà prima o poi, e quando accade c'è dolore. Certamente ho una grande dolore per cosa è successo nel luogo in cui ho trascorso la mia giovinezza: conflitti fra i gruppi, interferenze esterne, corruzione, problemi economici, ed ora, oltre a tutto questo, il cambiamento climatico, e così via. Non è più il luogo di una volta.
Ed un'esplosione come questa, improvvisa, in mezzo a tutto questo, dimostra come nulla sia sicuro. Potreste essere stati qualcuno che andava a fare la spesa, o forse un uomo che lavorava al porto. Una donna stava giusto andando al lavoro nel vicino ospedale. La vostra mente è su cosa state facendo. State trascorrendo un giorno ordinario, o un giorno straordinario, quando improvvisamente: Bang! Tutto è cambiato.
Siamo esseri vulnerabili. Siamo fragili in molti modi e un cambiamento può arrivare in qualunque momento, a qualunque ora. Da una parte non è una buona idea vivere con l'ansia per cosa può succedere. D'altra parte, non è bene nemmeno bene cadere nell'autocompiacimento e pensare: Oh, questo a me non accadrà mai. C'è una certa tensione ottimale, che è la base di una buona vita, una vita sana, una vita spirituale.
Nella vita spirituale abbiamo una sicurezza, ma conosciamo anche la nostra fragilità e vulnerabilità, e questo ci dà una sensibilità verso gli altri, che sono nella stessa situazione.
Quella sicurezza è la pace della benedizione del Budda, ossia l'equanimità.
Quella conoscenza è la saggezza e quella comprensione della posizione degli altri è la compassione. E queste tre insieme costituiscono, come un tripode, la base della vita buddista.
Namo Amida Bu
Grazie mille!
Dharmavidya
David
 

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