Vorrei condividere le seguenti parole con voi:

"Anche una vita felice non può esistere senza una dose di oscurità, e la parola "felice" perderebbe il suo significato se non fosse bilanciata dalla tristezza. E' molto meglio prendere le cose così come sono - con pazienza ed equanimità." 

Questa è una citazione da Carl Gustav Jung, il famoso psicologo. Oggi è il 26 luglio ed è l'anniversario della sua nascita. Jung nacque nel 1875.
Dobbiamo molto a Jung. Ha creato parole e concetti molto usati e che sono diventati parte del linguaggio comune. Ha iniziato il suo lavoro studiando le associazioni di idee. L'associazione di idee è anche una delle categorie di condizionamento della mente nell'Abhidharma buddista. 
Jung ha coniato l'idea dei complessi, costruita su questa base. Lui vide come noi associamo le idee in modi che sembrano irrazionali, ma questi modi irrazionali sono basati sui complessi delle nostre menti.
Studiando queste cose, è arrivato all'idea degli archetipi, dell'inconscio collettivo e del modo in cui i sogni riflettono i processi inconsci che poi si esprimono nei miti, nelle storie e nel nostro stesso comportamento.
Questo l'ha portato a pensare ai tipi psicologici - persone diverse, stili diversi - e creò i termini introverso ed estroverso, che tutti noi usiamo e che oggi fa parte del nostro linguaggio.
E ha parlato molto di ciò che ha chiamato la persona e l'ombra. La persona è la facciata, come ci si presenta al mondo: si esagera nel presentare un aspetto positivo di sé socialmente accettabile, e si nascondono, minimizzano, dissimulano quegli aspetti che si trovano ridicoli o che allontanano dagli altri membri del gruppo o società. Ma le cose che nascondi, quelle che reprimi ecc., ossia l'ombra, tuttavia continuano ad avere un'influenza e a condizionare il tuo comportamento. Questo influenza le relazioni e Jung aveva delle buone idee sulle relazioni, come queste funzionano e sull'equilibrio all'interno della personalità.
Con questo è emerso il concetto di crisi di mezza età, che possiamo pensare sia solo una trovata giornalistica, ma veramente è un termine coniato da Jung, basato sull'idea che, se stiamo proiettando un'immagine di noi stessi, prima  o poi arriviamo ad un punto nella nostra vita in cui ci rendiamo conto che non viviamo per sempre e, se ci sono parti di noi che non sono espresse, non sono completamente sviluppate, devono manifestarsi prima o poi e questo porta alla crisi.
Ora, molte di queste idee coincidono con la psicologia buddista. Il concetto che la persona che proiettiamo, il nostro attaccamento al sé , si direbbe  più in termini buddisti, è la causa della nostra irrazionalità e il lato illusorio della nostra natura - questo è molto vicino al pensiero buddista.
Ma Jung ci ha trasmesso un'altra cosa: che aveva anche una valutazione positiva del lato inconscio. Non vedeva l'inconscio come interamente negativo. Molte cose positive, buone accadono in modo inconscio.
Ho iniziato con una famosa citazione di Jung, posso finire con un'altra. Jung disse: "Mostratemi una persona sana di mente ed io la curerò per voi".
Questo era un modo di sottolineare che semplicemente essere ultra-sano di mente, ultra-razionale, non è sempre una buona idea. Ci sono anche altre cose, altri processi importanti per la vita umana e la sanità mentale e la crescita. 
Quindi questo è oggi: l'anniversario di Jung.
Namo Amida Bu
Grazie mille!
Dharmavidya
David

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