Podcast 87 del 26 settembre 2020 tradotto da Angela Romani
Recentemente mi è stato chiesto se le mie opinioni sulle Quattro Verità, il primo annuncio dell'insegnamento del Budda che ha messo in moto la ruota del Darma, se quindi le mie opinioni in merito sono cambiate da quando, molti anni fa, ho scritto il libro The Feeling Buddha.
La semplice risposta alla domanda è: No, non sono cambiate. Forse si sono sviluppate un po' quà e là, ma la struttura delle idee portate avanti nel libro rimane il mio punto di vista di quella che, probabilmente, è la corretta interpretazione di ciò che intendeva il Budda.
Queste verità, spesso chiamate le Quattro Nobili Verità, ma meglio interpretate come Quattro Verità del Nobile, che iniziano con l'annuncio del dukka come una verità per tutti, specialmente per gli esseri nobili. L'idea comune è che i gli esseri nobili, vale a dire gli esseri illuminati, non hanno dukka, e che lo scopo del buddismo sia liberarsene, ma penso che questo sia un errore, un malinteso.
La prima Verità, dukka, è una verità per i Nobili tanto quanto per le persone ordinarie, ma soprattutto per per gli esseri nobili, perché essi vogliono vederla chiaramente e non trascorrono tutto il tempo cercando di sfuggirla cercando di eliminarla, cercando di non vederla. Le persone ordinarie tendono ad oscillare tra un certo falso ottimismo e la depressione. La persona nobile vede chiaramente la situazione e va avanti.
Con dukka arriva samudaya, dukka-samudaya. L'energia sorge e, di nuovo, specialmente per gli esseri nobili. La persona nobile, la persona illuminata, è galvanizzata dalla situazione difficile, la sua energia sorge e, in particolare, non viene riversata nel difendere l'ego, nei comportamenti distruttivi, nelle dipendenze, nelle ossessioni, e così via.
L'energia sorge e....cosa succederà? Questa, dunque, è la domanda chiave. Questo è il punto vitale. Se l'energia che sorge è usata bene, allora c'è una vita nobile. Se l'energia che sorge viene usata in altri modi, allora ci può essere una vita corrotta, sprecata o distruttiva.
Quindi, in un certo senso, la Terza Nobile Verità è quella cruciale, niroda. NIroda ha a che fare con l'afferrare e dirigere l'energia che emerge in risposta alla vita in questo mondo di impermanenza e di sofferenza. Come viene afferrata questa energia? Come sarà direzionata?
L'essenza del niroda ovviamente, direi ovviamente, è avere una fede sana, è avere la propria vita centrata su qualcosa di buono, meritevole, salutare, qualcosa di nobile. Per avere una vita nobile essa deve essere centrata su qualcosa che la nobilita, e questo significa avere fede nel Budda, prendere rifugio nel Budda, nel Darma e nel Sanga, perchè sono fattori buoni, saggi e nobilitanti. Se li mettiamo al centro della nostra vita, allora la nostra energia è riposta in quel terreno di benessere, ed il suo risultato naturale è una vita nobile.  
E che cos'è la vita nobile? E' l'Ottuplice Sentiero, marga. Quindi, l'Ottuplice Sentiero non è realmente una finalità o altro; è il risultato della propria energia rivolta al servizio del bene, al servizio dei Budda, al servizio della saggezza e della compassione; e questo è il risultato di una fede profonda e paziente. Quando si possiede tale fede, l'energia è concentrata e diretta verso la Terra Pura in modo naturale.
Così dukka, poi samudaya e poi niroda conducono all'Ottuplice Sentiero.
Grazie mille!
Namo Amida Bu
Dharmavidya
David

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