Verso la fine della sua vita il Buddha ebbe una conversazione con un politico su che cosa desse forza e stabilità alla società. Quando guardo alle nostre società contemporanee, sembra che ciò che da forza e stabilità sia pressoché lo stesso, ora come 2500 anni fa. Uno dei fattori che emerge con forza da ciò che dice il Buddha è il rispetto.
Ci sono molte aree nella vita sociale dove il rispetto gioca un ruolo cruciale:
I politici si rispettano tra loro?
Se lo fanno, allora gli affari di stato possono essere svolti in modo dignitoso e razionale. Mentre se cercano continuamente di ingannarsi ed umiliarsi a vicenda, potete solo aspettarvi che tale acrimonia si diffonderà nell’intera società.
Inoltre, si possono vedere molti casi in cui i politici difendono azioni di altri membri del proprio gruppo che condannerebbero se fossero commesse dai membri di un altro gruppo. Questo tipo di pregiudizio si basa sul disprezzo. E’ essenzialmente una forma di disonestà.
Un politico che si eleva al di sopra di questo tipo di cose è più uno statista che solo un uomo o donna di partito.
Le persone rispettano i capi?
Se i capi mostrano di avere regole più indulgenti per se stessi di quelle che impongono alle persone, allora le persone perdono il rispetto e smettono di seguire le regole. Se i capi usano la loro posizione per un guadagno o arricchimento personale, stessa cosa.
Uno dei più famosi politici buddisti della storia è stato Yelui Chu Tsai, che fu ministro del governo di Gengis Kan. Quando morì era evidente che non aveva quasi nessuna ricchezza. Lasciò in eredità uno strumento musicale e pochi effetti personali. Nella sua vita aveva salvato intere popolazioni genocidio ed influenzato i governanti verso imparziali corti di giustizia e verso la tolleranza religiosa, ma non aveva usato la sua posizione per l’arricchimento personale.
Persone di razze diverse si rispettano a vicenda?
Quando c’è una discriminazione persistente di un gruppo contro un altro, sia attraverso un sistema di caste o un pregiudizio razziale:
- dove un tribunale condanna più facilmente e impone sanzioni più severe ad una razza piuttosto che ad un’altra;
- dove l’azione della polizia è diretta a fermare una razza piuttosto che proteggere tutti;
- dove le persone non sono uguali davanti alla legge;
sappiamo che vedremo una società infelice e disfunzionale.
La vera misura del successo di una società non è il Prodotto Interno Lordo, la cosiddetta “dimensione dell’economia”. Questa è soltanto la misura della frequenza con cui il denaro cambia di mano. Misure più certe sono:
- longevità;
- bassa mortalità infantile;
- basso rischio di morti per violenze;
- assenza di fame;
- assenza di estrema disparità tra ricchi e poveri.
Tutte le società hanno capi e seguaci. Tutti hanno diseguaglianze, ma non si dovrebbe permettere che queste cose vadano all’estremo.
L’antidoto spirituale per tale malessere è in definitiva il rispetto reciproco, nel senso di oggettività, correttezza. Quando queste cose mancano, pian piano, anno dopo anno, la società degenera. Le cose vanno di male in peggio.
Uno degli scopi principali del Budda nello stabilire il Sanga era di creare un gruppo di persone che vivono una vita di profondo rispetto, che lo vivono loro stessi e che lo vivono in modo da meritare il rispetto degli altri. Questo è il significato basilare dell’arahat. Gli arahat dovevano essere un lievito nella società: un esempio ed un influsso. Sono persone non interessate al guadagno personale ed hanno la fede per vivere vite esemplari. Sono una dimostrazione vivente che la pace del cuore viene dalla rinuncia all’avidità, all’odio e all’illusione, non dalla loro coltivazione o proliferazione.
Spero che, pian piano, noi possiamo avanzare in tale fede. Allora potremmo alleggerire i cuori di coloro che, per paura, opprimono gli altri e potremmo ispirare le buone azioni di coloro che esitano per la mancanza del buon esempio.
Grazie mille!
Namo Amida Bu
Dharmavidya
David
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