Ho ascoltato le notizie dall’America e ho visto che stavano intervistando un uomo che stava parlando di una scena che, sono sicuro, molti di voi avranno visto il filmato, dove un uomo di colore è steso a terra, ammanettato dietro la schiena, ed un poliziotto con il ginocchio sul suo collo lo uccide. E mentre lo faceva, c’erano altri poliziotti in piedi intorno a lui, il cui mestiere è di proteggere quell’uomo sul selciato, che stavano lì fermi a guardare.
Ora, in un precedente podcast ho parlato del concetto buddista di rupa. Rupa è qualunque immagine o scena (ciò che si presenta) che ha potere sulla vostra mente. Ora, mentre l’uomo descrive la scena, gli vengono le lacrime agli occhi. Potete sentire la sua voce spezzata, l’emozione che sgorga. Questa è la risposta a rupa: la scena che sta descrivendo è rupa e la sua reazione nel buddismo è chiamata vedana. Vedana è la risposta a rupa. E’ il secondo di quelli che chiamiamo skanda. Il primo skanda è rupa, il secondo skanda è vedana. Vedana viene dopo la percezione di rupa.
Ho avuto una sorta di doppio rupa mentre guardavo, perché, da una parte quando l’uomo descrive la scena, questa entra nella mia mente e porta vedana, una reazione, anche in me; ma anche l’uomo che la descrive è un rupa per me. Quindi, sono doppiamente commosso e colpito da due diverse direzioni, mi arrivano sensazioni.
Ora, la parola veda, che è un parte di vedana, vuol dire conoscenza. Quindi, la reazione che ha l’uomo è un certo tipo di conoscenza. In effetti, l’uomo dice, ed è molto commovente, dice: “Ho visto troppi funerali”. Cosa intende è: quando vede la scena, non reagisce soltanto ad un uomo che viene ucciso, reagisce ad anni ed anni ed anni di crudeltà ed oppressione. Tutte le cose che lui stesso ha sofferto e che ha visto soffrire in altri. Ha visto troppi uomini neri morire inutilmente. Alla base della reazione di vedana c’è un intera storia.
Potreste pensare che solo il momento presente è reale, ma quando riflettete su questo esempio non è vero. Anche il passato è reale, ed è il passato che plasma il modo in cui vediamo e reagiamo al presente. Passato, presente è futuro sono tutte realtà importanti che danno forma le nostre vite.
Potreste anche pensare che uno dei propositi della pratica buddista sia andare oltre i vedana. Quindi, non importa cosa succede, se vedete questo o quello o quell’altro, resterete “tranquilli, calmi e raccolti”. Ma io penso: se riflettete su un esempio di questo tipo, se non avete una reazione a cose come questa, qualcosa non va! Non vuol dire che dovreste spazzare via tutte le reazioni, non che dovreste essere capaci di vedere un bambino che subisce un abuso senza sentire nulla, non è questo l’obiettivo della pratica buddista, di certo non dal punto di vista del buddismo della Terra Pura.
Dal punto di vista del buddismo della Terra Pura, dovrebbe accadere che riflettiamo su questo e che vedana dovrebbe approfondire. La conoscenza dovrebbe approfondire. Dovremmo vedere la follia della condizione umana. Dovremmo vedere come avidità, odio e illusione pervadono l’intera condizione umana. E’ nell’altra persona, è nella scena, è in noi stessi, è nel profondo di noi stessi. E quando vediamo tutto questo profondamente, quando ne vediamo la follia, allora chiediamo aiuto, chiamiamo il Budda: “Abbiamo bisogno di un po’ della tua saggezza per rettificare questo mondo”, e questo è Namo Amida Bu. Questo è: Io chiamo il Budda, Namo Amida Bu.
Namo Amida Bu
Grazie mille!
Dharmavidya
David
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