Perchè prendiamo rifugio nel Budda? Prendiamo rifugio perché sappiamo che il sé non è un rifugio sicuro. Come lo sappiamo? Beh lo sappiamo attraverso l'auto-esame. Questo è uno degli aspetti della contemplazione, della meditazione: ci si osserva, si guarda dentro la propria mente. Cosa si trova lì? Molte cose: forse critica, forse invidia, forse possessività, forse un senso di affronto: "Come possono essere così con me le persone?", autocommiserazione. Troviamo molte cose.

Se ci osserviamo vediamo che talvolta il sangue ribolle: siamo arrabbiati o impauriti, o ne abbiamo abbastanza. La mente è così. Quando osserviamo attentamente, vediamo che le passioni capricciose hanno un impatto sul nostro comportamento. Forse qualche volta siamo imbronciati o forse qualche volta scattiamo o diventiamo polemici quando non è affatto necessario.
Talvolta, naturalmente, siamo coraggiosi, generosi, saggi, gentili e buoni......ma spesso non lo siamo. Quindi, nel buddismo abbiamo una pratica di contrizione, di guardare al nostro proprio caso, realizzare che siamo carenti.
Nel testo Shushogi si dice: "Grazie alla loro compassione illimitata i Budda e i patriarchi hanno spalancato le porte della compassione sia agli dei che agli uomini. E anche se le conseguenze karmiche degli atti malvagi sono inevitabili, ad un certo punto durante i tre periodi, la contrizione le rende più facili da sopportare, portando libertà e purezza. Essendo così siamo completamente contriti davanti ai Budda. La contrizione davanti al Budda porta purificazione e salvezza, vera convinzione e sforzo sincero. Una volta sorta, la vera consapevolezza cambia tutti gli esseri oltre a se stessi, con benefici che si estendono a tutto".
Quindi, contrizione.....in giapponese sange, ci riferiamo alla contrizione quando diciamo sangemon. Mon significa porta. Contrizione, sange è la porta di ingresso verso il Darma. Lo rende reale nella nostra vita, lo rende palpabile, lo sentiamo.
Nel Sommario di fede e pratica (Podcast 23) ci si riferisce alle Tre Menti, delle quali ho parlato in altri podcast: La Mente Sincera (Podcast 35), La Mente Profonda (Podcast 58), La Mente che Trasferisce i Meriti (Podcast 80) e la Mente di Contrizione come Quarta.
Nel recente e meraviglioso Bodi Retreat abbiamo avuto una lezione sul Naikan e abbiamo anche praticato il Nei Quan Chi Quan nello Stile Amida. Questa è parte della nostra pratica: esaminare ciò che si evidenzia nella nostra vita nel passaggio ordinario dei giorni, o in intensi periodi di riflessione, e vedere la nostra vera natura. Nella contrizione, naturalmente, siamo decisi a fare di meglio, ma, ancora più importante, vediamo la nostra natura, che è nella nostra natura fare certe cose. Non siamo l'esemplare perfetto che il nostro ego vorrebbe credere. Questo ci rende umili e l'umiltà è un fondamento essenziale per il nembutsu. Il nembutsu per essere un vero nembutsu deve nascere da un cuore umile.
Quindi, Namo Amida Bu
Grazie mille!
Dharmavidya
David

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