Il prossimo weekend celebriamo Upavastha, il nostro evento della Luna Piena, dove riflettiamo sul passato e facciamo propositi per il futuro. Questo weekend in particolare celebriamo anche la memoria di persone che sono state importanti per il nostro Sangha nel passato, specialmente tre di loro, che hanno avuto un impatto significativo:
Innanzitutto c’è Gyomay Kubose. Gyomay Kubose è stato il primo patrono dell’Amida Trust, in un periodo in cui per noi era particolarmente importante avere supporto e conferma da qualcuno di significativo nel mondo buddista. Gyomay Kubose ci ha dato la sua benedizione. Gyomay aveva una notevole personalità. Era stato a capo della comunità giapponese in America durante un periodo per loro molto difficile della seconda guerra mondiale. Molti giapponesi in America erano stati internati nei campi di concentramento durante la guerra e loro erano sfollati, avevano vissuto per lo più sulla costa occidentale, che si trova di fronte al Giappone. L'America temeva che ci potesse essere un’invasione, quindi tutti loro erano stati trasferiti nel mid-west e Gyomay Kubose si ritrovò a Chicago. Negli anni del dopoguerra c’erano ancora delle difficoltà per queste persone. Fondarono una chiesa buddista a Chicago ed è lì che io lo incontrai, uno straordinario signore anziano, con una forte visione della Terra Pura buddista e del suo ruolo nella comunità.
Poi abbiamo una seconda persona di origine giapponese, Gisho Saiko. Il reverendo Gisho Saiko, Saiko Sensei, mi ospitò in Giappone nel 2004, l’anno in cui morì. Alcune persone dissero che aveva atteso la mia visita con entusiasmo e che era rimasto in vita qualche mese in più per aspettare me e mia moglie, un gesto molto commovente e nobile. Gisho Saiko aveva scritto diversi libri, a volte citando i miei lavori, sostenendo ciò che chiamava “Shinshu Counseling”. Era un modo di unire il buddismo della Terra Pura e la terapia. Aveva l’idea che il terapeuta fosse supportato da Amida, cosicché il lavoro è supportato da Amida e in futuro il cliente sarà supportato da Amida. Esponeva questa teoria in modo molto eloquente e aveva un gruppo di giapponesi che lo seguiva. Ci teneva molto a farmi capire che avrei dovuto portare il messaggio della Terra Pura e la psicologia buddista in occidente. Quindi è questa la responsabilità che mi ha trasmesso.
Poi, terzo, ricordiamo Amrita Dhammika, che era un membro dell’Amida Order. Nei primi tempi dell’Amida Sangha eravamo molto coinvolti nel sociale ed una delle attività era inviare le persone in Zambia, dove c’era un’epidemia di AIDS e le persone erano affette da molte altre malattie tropicali. Amrita lavorava instancabilmente, eroicamente in un piccolo e remoto villaggio nella campagna, portando le medicine e aiutando le persone che si trovavano in quello stato di afflizione, infatti morì all’età di 50 anni, mentre prestava servizio attivo. Quindi è una dei nostri santi.
Così, questo fine settimana ricorderemo in particolare queste tre persone, il cui anniversario cade intorno a questa data. L’Upavastha è un momento importante per tale commemorazione, tale ispirazione, e la terremo tutti nel cuore.
Grazie mille!
Namo Amida Bu
Dharmavidya
David
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